Il destino dell'8 per mille
Grazie a Lorenzo, sono giunto a conoscenza dell'inchiesta pubblicata oggi sulla Stampa, relativa al destino dei soldi che con l'8 per mille la Chiesa e lo Stato incamerano.
Come viene messo in luce dall'articolo del quotidiano torinese,
La Chiesa Cattolica destina solo il 20% di quello che riceve con l’8x1000 per fare della carità (fonte Cei). Il resto lo incamera. Le istituzioni laiche non fanno meglio. Tra il 2001 e il 2006 lo Stato italiano, attraverso l’8x1000, ha destinato all’Africa 9 milioni di euro per combattere la piaga della fame: un quinto di quanto ha dato per la regione Lazio (43 milioni). E pensare che il Continente Nero, con i suoi oltre 800 milioni di abitanti, ha preso più degli altri. All’Asia, 4 miliardi di individui, è arrivato un milione e mezzo: il prezzo di una villa in Sardegna. O se si preferisce un quarto di quanto il governo ha stanziato - prelevandolo dallo stesso fondo - al solo Molise (7,2 milioni di euro). Seguono l’America Centrale con 610mila euro e quella Meridionale con 560mila, poco più e poco meno di 10mila euro all’anno.Nell'articolo, vengono messi in luce non solo i meccanismi legali che stanno alla base della distribuzione dell'8permille, molti dei quali sicuramente ignoti ai più (me compreso), ma anche quelli che legali lo sono un po' di meno: censure nei confronti degli spot delle altre confessioni aventi diritto ad una parte della "torta", illeggittimità compiute nel processo di spartizione delle quote, e via dicendo.
Puoi trovare qui il documento presente sul sito della CEI.
Certamente non stiamo parlando di verità insospettabili: che le alte sfere della Chiesa non fossero proprio il migliore esempio di vicinanza ai poveri è sotto gli occhi di tutti..


In povertà, forse anche perché privi dei fondi dell'8 per mille che sarebbero a loro destinati...
Youtube non poteva esimersi dal mostrare un video sull'argomento: è stato pubblicato lo scorso anno, per cui i dati sono differenti:
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