lunedì 20 aprile 2009

Durban: Iran contro Israele. Ue lascia, Vaticano resta

Diversi delegati hanno abbandonato la conferenza delle Nazioni Unite sul razzismo in corso a Ginevra oggi dopo che il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha definito razzista il governo di Israele, che avrebbe occupato la terra palestinese "col pretesto della sofferenza ebraica".

"Dopo la Seconda Guerra Mondiale hanno fatto ricorso alle aggressioni militari per privare della memoria un'intera nazione col pretesto della sofferenza ebraica", ha detto il presidente iraniano, le cui parole sono state tradotte da un interprete.
E hanno inviato immigrati dall'Europa, dagli Stati Uniti e da altre parti del mondo al fine di stabilire un governo tolamente razzista nella Palestina occupata", ha aggiunto Ahmadinejad."E, di fatto, come indennizzo per le terribili conseguenza del razzismo in Europa, hanno contributo a portare al potere il più crudele e repressivo regime razzista in Palestina".
Il Vaticano -- che partecipa al vertice boicottato dagli Usa e dai suoi principali alleati tra cui l'Italia -- ha definito le parole del presidente iraniano su Israele "estremiste e inaccettabili".
L'inviato americano all'Onu ha parlato di un discorso "vile e pieno d'odio".

DICHIARAZIONI OLTRAGGIOSE
L'ambasciatore britannico Peter Gooderham ha condannato l'uscita di Ahmadinejad -- che ha definito "offensiva e incendiaria" -- che ha provocato l'uscita temporanea dalla sala per protesta di una parte dei delegati.
"Queste dichiarazioni oltraggiose e antisemite non devono avere luogo in un forum anti-razzista dell'Onu", ha detto il rappresentante britannico.
L'ambasciatore sloveno Andrej Loga ha detto che i commenti iraniani -- applauditi peraltro tra i delegati rimasti in sala -- sono andati "a detrimento della dignità di questa conferenza".
"La parola sionismo personifica il razzismo che falsamente fa ricorso alla religione e insulta i sentimenti religiosi per nascondere il suo volto di odio", ha detto Ahmadinejad.

Gli Stati Uniti e i suoi principali alleati hanno boicottato il vertice che si sta svolgendo a Ginevra nel timore che sarebbe stato dominato dalla retorica anti-israeliana.

Israele ha intanto annunciato di aver richiamato in patria l'ambasciatore in Svizzera in segno di protesta nei confronti della conferenza.
Funzionari israeliani hanno anche manifestato la propria irritazione per un meeting organizzato domenica dal presidente svizzero Hans-Rudolf Merz e al quale era presente anche Ahmadinejad, che ha recentemente dichiarato che Israele "dovrebbe essere cancellato dalle cartine geografiche" e si è chiesto se l'Olocausto abbia veramente avuto luogo.

"Sei milioni di persone sono state uccise durante l'Olocausto. Sfortunatamente, non tutti hanno imparato la lezione", ha detto il primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu al suo Consiglio dei ministri, secondo i media.
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