mercoledì 28 gennaio 2009

Richieste brevetti: Italia al quart'ultimo posto tra Paesi G9

Nonostante in Italia negli ultimi anni il numero degli "Archimede" sia aumentato, tra i Paesi del G9 il nostro si piazza al quart'ultimo posto per le domande di brevetto presentate dal 1999 al 2006, superato in Europa da Francia e Gran Bretagna e globalmente dagli Stati Uniti che conquistano il primo posto.

A dirlo è una ricerca condotta dall'Osservatorio Unioncamere per brevetti e marchi, realizzata prendendo in considerazione i dati pubblicati dall'European Patent Office (Epo), l'organismo di registrazione dei brevetti europeo.

Nonostante una crescita media annua del 4,9% -- superiore a quella dei Paesi europei del G9 come Francia (+4%) e Gran Bretagna (+2,7%) -- nella classifica delle richieste di brevetto presentate all'Epo, l'Italia si colloca al sesto posto dopo Usa, Germania, Giappone, Francia e Gran Bretagna e prima di Canada, Cina e Russia.

"Delle 846.955 domande di brevetto pubblicate dall'Epo tra il 1999 ed il 2006, 27.616 sono quelle italiane, cresciute in media annua del 4,9%", si legge in una nota diffusa da Unioncamere.

St Microelectronics, Centro Ricerche Fiat, G.D. Spa, Pirelli Pneumatici, Pirelli Cavi e Sistemi, Telecom Italia, Fiat Auto, Ausimont, Sigma Tau, Danieli &C. Officine Meccaniche sono le aziende italiane che negli ultimi sette anni hanno depositato il maggior numero di brevetti europei: oltre 3.000 domande cioè l'11,4% del totale.

Tra i Paesi del G9, l'Italia primeggia soprattutto nei settori delle "'macchine meccaniche, motori e componentistica meccanica', con punte di specializzazione tecnologica elevate per quanto riguarda gli apparecchi per lavorazioni, quelli per la lavorazione di fibre e carta e i prodotti per le costruzioni", si legge nella nota.

Più contenuto invece l'apporto italiano per i brevetti nel settore chimico, dell'elettronica e dell'informatica, nei quali i campioni sono rispettivamente Russia e Giappone, Cina e Canada.

In particolare in Italia, il maggior numero di "Archimede" abita nelle regioni del Nord dato che dal 1999 al 2006 l'82% del totale dei brevetti proviene delle regioni settentrionali.



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venerdì 23 gennaio 2009

Nuovo prestito con Kiva !

Vorrei condividere con voi il mio nuovo prestito con Kiva, il più famoso Social Lending Service presente in web.

Qui di seguito trovate informazioni sul destinatario del prestito:

Sixto is 46 years old, has been married for 14 years, and lives in a town name Cumutay which is close to his farmlands. He has 6 children, two of whom still live with him and help with the crops. His work begins at 5 am, at which time he removes the grass and starts his planting areas. After this work is complete, he returns to his house at 8 am to eat breakfast, then returns to the farm again to complete his tasks. His wife follows with his cows and other animals, bringing him lunch. Through these labors, he was able to educate his children who now live in other cities; he is very proud of them. During the current season, he is planting 1 ½ bags of pea seeds called “Super Improved” which are resistant to humidity. He will plant about the same quantity next month, but from a different type of seed. He uses this staggered technique so he will continually have a harvest and, as a result, a more consistent level of income. When there is not much farm work to be done, Sixto works in construction. He builds adobe homes, for example, from the months of June through September. This is his third loan with MFP and, under the directive of the president of his cooperative bank, he works very responsibly to make sure all members make their payments on the designated date. As a result of these efforts, the group has not fallen into delinquency. With the funds he is requesting he will purchase pea seeds that cost 600.00 Peruvian soles per bag, and he will use the remaining funds to buy insecticides to fumigate his crops.
Aggiornerò via commenti questo post quando riceverò indietro il denaro prestato.

Commentate se desiderate ulteriori informazioni su Kiva, o se gradite ricevere un invito per l'iscrizione!


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sabato 17 gennaio 2009

Offerta di lavoro - Analista di laboratorio

Riporto qui una offerta di lavoro ricevuta da Monster:

Analista chimico

Per importante azienda chimica ricerchiamo un/a ANALISTA DI LABORATORIO.

Il/la candidato/a ideale, che riporta direttamente al responsabile del laboratorio R&D e che si inserirà in un team di 5 persone, si occuperà prevalentemente di analisi strumentali di sostanze naturali.

Siamo alla ricerca di una persona preferibilmente laureata in chimica, o in materie affini, in possesso di una buona conoscenza delle sostanze naturali e delle principali tecniche analitiche strumentali (GC-MS, HPLC, HPLC-MS ecc). E’ richiesta, inoltre, la buona conoscenza della lingua inglese.

Completano il profilo la predisposizione al lavoro in team e doti di intraprendenza.

Sede dell’azienda: Milano Est.

L’azienda offre un’assunzione a tempo indeterminato.

Inquadramento previsto :
CCNL: Chimico Piccola Media Industria. Livello: da commisurare in base all’esperienza effettiva


Informazioni aggiuntive
Contratto: Full Time, Tempo Indeterminato
Stipendio: 20.000,00 - 30.000,00 EUR /anno
lordo
Codice Riferimento: AC

Persona da contattare
Adecco
viale piave, 17
20060
Telefono:0295380140
Fax:0295380143

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Zimbabwe verso l'emissione di banconota da 100 trilioni

La Reserve Bank of Zimbabwe, la banca centrale del paese africano, è in procinto di adeguare ulteriormente la carta moneta circolante sul territorio nazionale in risposta all'inflazione da record presente nel Paese, che a luglio aveva raggiunto un tasso del 231000000%. Verrà infatti emessa una banconota da 100 trilioni di dollari dello Zimbabwe, pari a 100mila miliardi!
Mi pare di rileggere le paperoniane cifre che affollavano i fumetti della nostra infanzia, quando trilioni, triliardi e fantasmiliardi erano le cifre di riferimento nei conti del burbero Zio Paperone..

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domenica 11 gennaio 2009

A buon intenditore, poche parole... :)

E poi non dite che non siete stati avvertiti... :)




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mercoledì 7 gennaio 2009

Referendum Alfano, depositate le firme

L'Italia dei Valori, Rifondazione comunista e le altre organizzazioni che hanno lanciato nei mesi scorsi il referendum sulla legge che garantisce l'immunità alle più alte cariche dello Stato hanno presentato questa mattina in Cassazione oltre un milione di firme a sostegno dell'iniziativa referendaria. Lo dice un comunicato del Prc.

"Questa mattina, con una delegazione del mio partito... e assieme a tutte le forze del comitato promotore del referendum contro il lodo Alfano, a partire dall'Idv di Antonio di Pietro, abbiamo depositato in Corte di Cassazione oltre un milione di firme", dice il comunicato firmato dal segretario del Prc Paolo Ferrero.

"E' evidente che la raccolta firme, che siamo certi verrà vidimata dalla Cassazione, e il referendum contro il lodo Alfano che seguirà impedirà lo strapotere e lo stravolgimento delle basilari regole democratiche che sta mettendo in atto il governo Berlusconi come pure ogni tentativo di inciucio sulla giustizia che anche parte dell'opposizione, in queste settimane, sta provando ad avallare".

La legge che si vuole abrogare, e che porta il nome del ministro della Giustizia, Angelino Alfano, è stata approvata in luglio con l'opposizione del centrosinistra, e prevede che si sospendano tutti i processi penali in corso, in ogni fase o grado, per capo dello Stato, presidenti di Camera e Senato, e presidente del Consiglio.

La raccolta delle firme a sostegno del referendum è partita nell'ottobre scorso. Solo nel primo giorno, avevano detto all'epoca gli organizzatori, erano state 250mila le adesioni raccolte.

Le firme raccolte - per un referendum ne servono almeno 500mila - dovranno ora superare il giudizio di legittimità della Corte Suprema, prima di affrontare quello di merito della Corte Costituzionale.

Intanto, c'è un altro referendum che ha passato i giudizi di entrambe le corti e che è stato rinviato l'anno scorso per le elezioni politiche anticipate: quello sul sistema elettorale, che potrebbe tenersi in tarda primavera, ma dopo il cosiddetto election day del 6-7 giugno, quando si voterà per le europee e per un'importante tornata di amministrative.

Uno dei primi firmatari del referendum, Antonio Di Pietro, discute su questo argomengo.



Siano i cittadini, ora, a decidere-

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lunedì 5 gennaio 2009

Salviamo 1700 cervi !!

È stato approvato questa settimana un piano di gestione venatoria sul cervo nel settore trentino del Parco Nazionale dello Stelvio. Il piano prevede l’abbattimento di più di 1.500 animali in cinque anni solo dentro i confini dell’area protetta e più di 2.000 all’esterno. Il parco si appresta a seguire la stessa strada anche nel settore lombardo del parco e il WWF chiede ora che nessuna autorizzazione venga concessa, in deroga alla legge nazionale, per gli abbattimenti dei cervi all’interno dei confini del Parco nazionale dello Stelvio.
Il piano prevede l’abbattimento di centinaia di cervi da parte di “selecontrollori”: normali cacciatori di selezione “formati” da un corso di soli tre giorni e non appartenenti all’ente pubblico. Nonché una vera e propria vendita di capi secondo una precisa tabella ai cacciatori residenti in valle. Il tutto, senza coerenza con il mandato di un parco nazionale, è dichiarato necessario per presunte ragioni gestionali e di contenimento di danni vegetazionali ed economici.

"Pur considerando la gestione come uno strumento potenzialmente utile nella biologia della conservazione basata su un approccio scientifico, la proposta in fase di discussione presso il parco lascia forti dubbi legati all’uso di cacciatori paganti anziché di personale afferente ad enti pubblici, ed altri di natura anche tecnica. Anche considerando infatti solo gli abbattimenti all’interno dell’area protetta, l’abbattimento di molte centinaia di animali all’anno è tecnicamente un obiettivo ambizioso da raggiungere, che rischia di divenire semplicemente l’apertura alla caccia a tempo indeterminato per il mancato raggiungimento della quota prevista, inefficace sul lungo termine e in ogni caso inconcepibile dentro un’area protetta, tanto più se è un parco nazionale” ha detto Enzo Venini, Presidente del WWF Italia.

L’unico mezzo efficace per controllare la popolazione di ungulati è infatti legato al ritorno dei predatori naturali e altre ragioni conservazionistiche quindi rendono inammissibile il prelievo di cervi all’interno dei confini del Parco Nazionale dello Stelvio. Stando ai dati attuali sull’areale occupato dal lupo il Parco sarà presumibilmente presto colonizzato dalla specie, che laddove presente ha una funzione regolatrice delle popolazioni di cervo. E' un'ipotesi fondata quindi che all'arrivo del lupo la densità dei cervi diminuirà molto a causa della predazione e per una migliore distribuzione degli animali. Potrebbe essere un grave errore rimuovere una risorsa importante per il predatore proprio ora che sta ricolonizzando anche le Alpi centrali.

“In un’ area protetta la fauna è un fondamentale elemento attrattivo per i visitatori e la loro scarsa visibilità potrebbe portare ad una minor fruibilità turistica del luogo – dice ancora Enzo Venini -, con conseguenze sullo sviluppo economico locale in zone di montagna. Chiediamo che il piano sia sottoposto alla normale procedura di Valutazione Ambientale Strategica prevista dalla legge”.

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Ma noi possiamo fare qualcosa.
Il WWF ci chiede di spedire la seguente email:

Chiedo la revoca immediata del provvedimento del Consiglio del Parco Nazionale dello Stelvio che prevede l'uccisione di 1.765 cervi all'interno del parco da parte dei cacciatori locali. Il Parco Nazionale è un patrimonio dell'umanità intera, creato per conservare la natura, per consentire agli animali di vivere tutelati e per dare ai turisti la possibilità di conoscere ambienti ed animali tipici del luogo. La gestione corretta di un parco deve garantire le finalità di conservazione della natura e di educazione di tutti i cittadini. Prendere provvedimenti che tradiscano queste finalità, come l'abbattere animali dentro il parco, permettere a cacciatori di sparare dentro il parco e creare disturbi agli animali per anni sono prova di cattiva gestione e di cattiva amministrazione del territorio protetto.

ai seguenti indirizzi:

Presidenza@postacert.regione.lombardia.it; segr.presidente@consiglio.regione.lombardia.it; info@stelviopark.it; info.tn@stelviopark.it; presidente@provincia.bz.it; lorenzo.dellai@provincia.tn.it; pietro_lenna@regione.lombardia.it; Massimo_ponzoni@regione.lombardia.it

Puoi copiare ed incollare la lista di indirizzi nel campo "A :" del tuo client di posta elettronica.

Diamoci da fare!
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domenica 4 gennaio 2009

Screenshots from Gaza

Ho voluto creare un filmato contenente alcune immagini di ciò che sta accadendo a Gaza in questi giorni.
Ecco a voi.



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sabato 3 gennaio 2009

Gelo a Campo Ligure!



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venerdì 2 gennaio 2009

Buon 2009 a tutti !!!



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Il leader inadatto

Vorrei presentarvi un interessante articolo pubblicato dal The Guardian il 23 dicembre 2008.
L'articolo in lingua originale, scritto da David Gow (qui a lato), è presente a questo indirizzo, mentre per comodità vostra posto qui la traduzione in italiano.

"Gordon Brown ha salvato il mondo, Angela Merkel ha salvato il suo budget federale, Jose Manuel Barroso ha salvato la sua carica per un secondo mandato - e Nicolas Sarkozy ha salvato l’Europa. Adesso, mentre un anno orribile sta giungendo al termine fra ancora più terribili previsioni per l’Unione Europea, si fa avanti Silvio Berlusconi.
Ha salvato David Beckham dall’oscurità di Los Angeles aiutandolo ad ottenere un prestito di 10 settimane alla sua squadra di calcio, l’AC Milan - garantendogli accordi con sponsor molto lucrativi e apparizioni su diversi canali televisivi gestiti dal suo impero Mediaset. Avendo compiuto la missione, e’ ora deciso a tutti i costi a salvare l’Italia e, come Gordon, il pianeta.
Il primo gennaio, il giorno in cui Sarko non sarà più ufficialmente il presidente europeo, l’italiano presidente del consiglio (in italiano nel testo, N.d.T.) assumerà il controllo come presidente del G8 e, con illusioni di grandezza da togliere il respiro, è già impegnato a organizzare un vertice fra Barack Obama e il russo Dmitri Medvedev.
Entro marzo, quando l’economia europea sarà probabilmente un disastro, Berlusconi prevede un vertice dei G14 - un’idea originariamente di Sarko per coinvolgere le economie emergenti - sulla “dimensione umana” della crisi finanziaria.
Presumibilmente questo è linguaggio diplomatico che significa crescente debito personale, povertà, disoccupazione, disperazione e tutti e tutto ciò che di solito si associa alla tetraggine invernale di quella che è, potenzialmente, la recessione peggiore dalla seconda guerra mondiale. Specialmente nel suo paese, che è in recessione da due quadrimestri, che affronta un esorbitante aumento della disoccupazione, che vede il produttore di auto Fiat cercare un partner che lo rilevi per uscire dal suo tormento e, che senza l’euro e la Banca Centrale Europea che lui tanto disprezza, sarebbe in bancarotta.
Berlusconi, che ha un capitale personale di circa dieci miliardi di dollari, e che è un architetto di riforme giudiziarie in serie per permettersi l’immunità dalla giustizia, è il leader politico che ha chiamato Obama “abbronzato” e che ha paragonato un deputato tedesco a una guardia di un lager nazista (Kapo).
Il suo contributo al programma europeo di ripresa - un pacchetto-stimolo del valore di 200 miliardi di euro che equivale all’1,5% del prodotto interno lordo - sembra consistere in tagli alle tasse dei suoi sostenitori politici nelle piccole imprese e in sanzioni ridotte per evasori fiscali - equivalenti all’1% del prodotto interno lordo, secondo i politici italiani di opposizione. Il pacchetto è cosi’ irrisorio che la maggior parte degli analisti crede che possa perfino essere una riduzione delle spese.
Adesso il settantaduenne playboy del mondo occidentale vuole diventare il presidente italiano, succedendo all’ex-comunista e leader sindacalista Giorgio Napolitano, un uomo di grande integrità, dopo il 2013. Presumibilmente per la vita, alla Mugabee, e, per perpetua immunita’ contro le azioni giudiziarie, alla Chirac.
Questa è, in tutta serieta’, la persona che, per la rotazione, sarà presidente del G8 l’anno prossimo, quando è possibile che ci sarà un bagno di sangue economico in tutto il mondo.
E’ ora di finirla con questo stupido processo e, come previsto per l’Unione Europea sotto il Trattato di Lisbona ora in stallo, di scegliere un presidente di genuina statura e capacità di visione per dirigere questo organismo per il lungo periodo. E specialmente dato che siamo tutti d’accordo che, come il Consiglio di Sicurezza Europeo e l’IMF/Banca Mondiale, dovrebbe essere permanentemente riformato per includere la Cina, l’India e le restanti economie emergenti.
E’ già abbastanza grave che l’eurotossico Vaclav Klaus, il presidente ceco, diventi capo nominale dell’Unione Europea il primo gennaio (Ok, il suo primo ministro presiederà’ gli incontri). Questa rubrica preferirebbe vedere Sarko realizzare le sue ambizioni di diventare presidente a lungo termine dell’eurogruppo e leader de facto dopo il suo successo iperattivo nel dirigere l’Unione Europea per gli ultimi sei mesi.
Forse potrebbe farsi carico anche del G8/G14 per il resto della sua permanenza in carica all’Eliseo - certo di essere prolungato dopo il 2012 per ulteriori cinque anni secondo il modello corrente. O datela a Tony Blair. A chiunque tranne che all’inadatto Berlusconi, il presidente indiscusso di Tangentopoli 2 (in italiano nel testo, N.d.T.), o città della corruzione, quello che il suo paese nativo e’ nuovamente diventato."



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