sabato 21 febbraio 2009

Maroni sfida Skype sulle intercettazioni

Quanto ipotizzato nei giorni passati sta prendendo piede con sempre maggior concretezza. Aveva fatto discutere in tutto il mondo, infatti, il fatto che l'Italia puntasse l'indice contro Skype per poterne intercettare le chiamate. Tutto ciò con un motivo ben specifico: le organizzazioni 'mafiose' avrebbero spostato sul Web le proprie attenzioni grazie alla possibilità di sfuggire alle intercettazioni tradizionali su cui fa leva la magistratura per le proprie indagini. Il Ministro dell'Interno Roberto Maroni, però, ha reso evidente il fatto che lo Stato non voglia più accettare simile situazione passivamente.

Le parole di Maroni sono state oltremodo chiare. L'occasione è stata quella della presentazione della nuova versione del libro "Fratelli di sangue" (Gratteri, Nicaso; Ed. Mondadori) dedicato alla 'Ndrangheta ed ai suoi meccanismi interni. Ha spiegato il ministro: «Gli affiliati della 'ndrangheta non parlano più col cellulare o col telefono fisso ma con Skype e questo rende praticamente impossibile l'intercettazione. In questi giorni c'è il dibattito politico sulle norme, ma qui in realtà dobbiamo capire come fare con le nuove tecnologie. Tecnicamente potremo intercettare le chiamate via skype solo se la società metterà a disposizione le specifiche tecniche. Su questo problema abbiamo anche avviato una commissione tecnica, con la presenza anche di un rappresentante del Cnr [...] Non escludo, visto che la società ha sede a Lussemburgo, di chiedere alle autorità europee di intervenire in qualche modo. Non possiamo permettere che la giusta tutela di un brevetto industriale o della privacy permetta alla criminalità organizzata di eludere ogni intercettazione che non sia quella ambientale».

Secondo il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, l'unico modo per effettuare oggi talune intercettazioni è inserire dispositivi appositi nei pc. In remoto non è possibile invece agire, a meno che l'UE non possa imporre a Skype di rivelare quanto necessario per permettere l'intercettazione mirata delle comunicazioni desiderate. «ci sentiamo sul computer»: dopo aver sentito troppe volte questa espressione gli inquirenti hanno deciso di muoversi per far pressione a livello comunitario cercando l'appoggio dell'UE per risolvere una questione che a livello nazionale potrebbe difficilmente essere risolta.

Una prima segnalazione sarebbe già stata portata avanti presso Eurojust (Unità di cooperazione giudiziaria dell'Unione europea), senza tuttavia conseguire al momento risultati apprezzabili.

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1 commenti:

Anonimo,  7 ottobre 2009 alle ore 23:30  

roberto scendi presso la questura di reggio calabria la filiale del corso zona villa comunale è vedrai se il tuo sistema di polizia è sano o malato terminale colpito da aneurisma quanti pronti per crepare hanno bisogno delle camicie di forza sono dei criminali feroci nessun criminologo li potrà mai al mondo sanare vieni tu e il tuo marco minniti che è di reggio calabria fatti dare i tabulati della telecom e vedrai cosa combinano i tuoi mascoli criminali della questura regginaquanti miliardi hanno bruciato quanto mobbing stalking vioenza di ogni genere hanno fatto i tuoi polizotti pubblici ufficiali con le loro chimate false blocchi di centralini di aziende di case privati di cellulari telefonini videotelefonini fax email eccsono da premiare sono valorosi potenti eccellenti specialifar morire la gente di crepacuore infarti sono bravi specializzati non solo canniati marco tu si che sai ma non parli stai nella tua roma e applaudite ne stai quieto quieto sozo sozo nelle tua bella roma nei tuoi palazzi non vedi non senti non parli non sai uomo di onore e di rispetto sei democrazia uguaglianza e falce e martello caro compagno tu lavori e io magno e mene frego di quello che avviene nella mia città reggio calabria quando arrivo vengo in ferrari superscortatao mi mangio il pesce fresco laragosta e poi me ne salgo a roma tutto regolare in centrale della questura sanno cosa fare crimini senza fine creare ma io non vedo non sento non parlo muto sono aa

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