martedì 29 settembre 2009

Popoli senza storia

Cos'è un popolo, senza la sua Storia? Come una Nazione può definirsi tale, se si ignorano le proprie origini? Alcuni direbbero che “sarebbe un mondo migliore”, perché almeno si eviterebbero le (per alcuni noiose) lezioni di Storia che per anni accompagnano la nostra educazione scolastica.. E vista la bassa caratura di alcuni insegnanti di questa materia, come dar loro torto?

Eppure, si può dar loro torto, si può. Perché la Storia non è qualcosa che inizia alle nove per finire alle undici il martedì e giovedì mattina, né qualcosa di cui qualche volta all'anno il Presidente della Repubblica di turno chiama in ballo (pur spesso mirabilmente) in occasione delle più importanti ricorrenze. Assolutamente no.

La Storia è tutto ciò che ci sta attorno. I valori che abbiamo abbracciato ora, li ha decisi la Storia; allo stesso modo, ha deciso quelli che abbiamo abbandonato. La nostra economia, la nostra geografia, la nostra politica, la nostra religione, la nostra istruzione: tutto ciò è scaturito dallo scorrere della Storia. Sarebbe opportuno informarsi di tanto in tanto sul nostro passato, per meglio capire il Paese in cui viviamo..ed anche quelli che ci circondano. Perché ce ne sarebbe, da dire...

Come non citare il caso più sfolgorante di tutti, la Svizzera. La Perfect Nation, per molti di noi: ricca, pacifica, indipendente, illuminata da principi liberali e sociali di alto profilo. Poi, aperta la sfolgorante copertina del libro Svizzera, si può passare al capitolo Storia: tra le tante pagine oscure, sicuramente quello che più salta all'occhio è il comportamento elvetico tenuto durante la Seconda Guerra Mondiale. Di neutralità, direte voi. Neanche per sogno! L'oro di Adolf Hitler, bottino di guerra di tante battaglie, fu depositato in Svizzera, e lì ancora ufficialmente rimane. Così scomodo, ma così corposo...

Ma l'alleanza germano-elvetica non si limita al lato finanziario. Fa tristemente sorridere, infatti, investigare su una delle più grandi industrie orologiaie del mondo, la Swatch, marca tradizionalmente svizzera: fu creata da una famiglia ebrea, che ne rimase proprietaria fino all'occupazione Nazista di buona parte dell'Europa. A quel punto, il Governo Svizzero portò coattamente la famiglia Swatch al confine, dove ad aspettarli c'era una squadra SS che gli elvetici si erano premurati di invitare. Consegnato il “pacco”, gli Svizzeri si impossessarono del già importante marchio, diventato così loro “tradizione”. Questo caso fu solo uno dei molti documentati espatri coatti effettuati dal Governo Svizzero, utilizzati soprattutto per impossessarsi di molte attività in mano ebree. Un giorno di qualche anno fa, si effettuò una interrogazione parlamentare a riguardo; durante la lettura di alcuni documenti, l'intera aula si fermò quando fu informata della presenza di un giornalista straniero (nello specifico, statunitense), che fu fatto allontanare prima della ripresa dei lavori. Si dovrebbe sottolineare che il Parlamento, anche in Svizzera, è un luogo pubblico; ma evidentemente, i panni sporchi vanno lavati in casa...

Di chi altri vogliamo parlare? L'assist è fornito qualche riga fa: parliamo degli USA. Non voglio parlare del finto attentato alle Torri Gemelle, e del seguente crollo dei 3 palazzi a Ground Zero (sì, proprio 3, abbattuti con 2 aerei: resa del 150%, notevole); nemmeno parlerò delle immagini del crollo maledettamente simili a quelle di un crollo controllato, o delle fondamenta mostranti acciaio ancora fuso alcuni giorni dopo il crollo; non parlerò nemmeno del “ponte mobile” sullo sfondo delle immagini che i media hanno trasmesso in TV; neppure parlerò del Boeing fiondatosi lo stesso giorno contro il Pentagono, effettuando un volo contro le leggi dell'aerodinamica fino ad impattare contro lo stesso, lasciando intatte le finestre a 2 metri dal luogo d'impatto; neppure parlerò dell'aereo precipitato in Pennsylvania, esempio fenomenale di efficienza delle Forze americane (pochi minuti dopo “l'impatto”, alcuni abitanti locali si precipitarono – perdonate il termine infelice – sul luogo d'impatto, trovando l'area già transennata ed i detriti rimossi).

Parlerò di MKULTRA, programma di controllo della mente messo in atto dalla CIA negli anni del Maccartismo, in risposta ad un simile programma sovietico. Tramite l'azione doppia di LSD (il famoso potente allucinogeno, relativamente nuovo per il periodo) ed elettroshock, si “deprogrammava” il cervello di alcuni poveracci ignari del tutto (i “campioni” per l'elettroshock provenivano da un ospedale psichiatrico canadese, mentre il test LSD era “a sorpresa”), per poi rieducarli in seguito. Ed il tragico è che non era solo una bozza di progetto: l'hanno fatto.

Frank Olson morì durante un test LSD: assunse (a sua insaputa) una eccessiva quantità di allucinogeno, mostrando istantaneamente segni di squilibrio. Gli agenti che lo seguivano lo “confinarono” in un hotel, dalla cui finestra il folle Olson si gettò. Lasciò una famiglia, che solo dopo molto tempo seppe la verità.

Ci sono documenti su molti pazienti che hanno riacquistato la memoria solo molti anni dopo i test ad elettroshock. Senza ricordare cosa sia successo nel frattempo. La tecnica era semplice: pazienti con evidenti disturbi psicofisici, “dimenticati” dalla società e dalle famiglie in istituti appositi, furono sottoposti a questi test: una tensione molto elevata fu applicata alla loro scatola cranica, al fine di – letteralmente – scollegare tra loro le cellule nervose cerebrali, tra cui ovviamente quelle deputate alla memoria. Ma non solo. Ai pazienti post-trattamento fu nuovamente insegnato loro a camminare, a parlare ed a vestirsi, avendo a quel punto la stessa struttura cerebrale di un neonato. O quasi. Stranamente, imparavano più in fretta e con più precisione, segno di un non perfetto trattamento di cancellazione; ma ciò favoriva il loro progetto. Durante il processo di rieducazione, i pazienti subirono intensi trattamenti di indottrinamento, al fine – ovvio – di creare cittadini dalla personalità comandata. Il progetto fu poi abbandonato, per dirigere forze e risorse verso vie più sicure ed efficaci, portando alla ideazione dei reality show...

E' tutto documentato: andate su un motore di ricerca, digitate MKULTRA, e.. Buona lettura. Ringrazio “La Storia siamo noi” ed il grande Giovanni Minoli per aver proposto questo interessantissimo documentario, ormai molti anni fa.



Ma come non concludere parlando di noi. Vogliamo infatti dimenticare Palmiro Togliatti, membro del COMINTERN (organismo internazionale con cui Mosca controllava il comportamento dei Partiti Comunisti – e dei tesserati più influenti – in tutto il mondo), firmatario di molte esecuzioni a morte ai danni di numerosi Comunisti colpevoli di non seguire le direttive sovietiche?








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